Rivedi la diretta dell'on. Sergio Berlato, Presidente dell'Associazione per la Cultura Rurale.
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Influenza aviaria – trasmissione “Piano di sorveglianza attiva per influenza aviaria nell’avifauna selvatica della Regione del Veneto 2023 – rev. 2”.
Misure straordinarie a seguito di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) sul territorio regionale. Istituzione di una Zona di Ulteriore Restrizione (ZUR)
Rivedi la diretta dell'on. Sergio Berlato, Presidente dell'Associazione per la Cultura Rurale
Ad oggi, lunedì 20 novembre 2023, ancora nessun segnale è arrivato dall’oltretomba della Giunta regionale del Veneto che sembra continuare a fregarsene delle problematiche che costringono ancora molti cacciatori del Veneto a non esercitare l’attività venatoria
Da anni aspettiamo l’approvazione da parte della Regione del Veneto di un adeguato Piano regionale di gestione e di contenimento degli uccelli ittiofagi, con particolare riguardo al cormorano
In che mani sono state riposte le sorti della caccia in Veneto??? Mentre il mondo animal-ambientalista sferra l’ennesimo attacco al mondo venatorio del Veneto, prendendo principalmente di mira i cacciatori migratoristi, la Giunta regionale del Veneto, anziché prendere le loro difese, li pugnala alle spalle.
Rivedi la diretta dell'on. Sergio Berlato, Presidente dell'Associazione per la Cultura Rurale
L’Associazione per la Cultura Rurale ha già avvisato il Governo ed il Parlamento nazionale che sarà pronta ad organizzare una grande mobilitazione del mondo rurale italiano che culminerà con una grande manifestazione nazionale a Roma nelle prossime settimane.
Ancora una volta i cacciatori sono stati “presi di mira” da un mezzo di informazione che li ha definiti potenziali “bracconieri”.
Sabato 11 novembre u.s. è apparso sul Giornale di Vicenza, alle pagine 14 e 15 un articolo a piene pagine dal titolo “Doppiette nel mirino – Maxi giro di vite al bracconaggio – Fioccano le denunce”.
Dal tono dell’articolo, pubblicato senza dare spazio ad alcun tipo di contraddittorio, parrebbe che tutto ad un tratto il Veneto ed in particolare il vicentino fossero diventati un covo di bracconieri o di potenziali delinquenti. La realtà è ben diversa da quella descritta nell’articolo di giornale.