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RESOCONTO RIUNIONE TENUTASI IN VIDEOCONFERENZA IN DATA 10 GIUGNO TRA REGIONE DEL VENETO E DIRIGENTI DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE RICONOSCIUTE DEL VENETO

23.06.2021

In data 10 giugno u.s. a partire dalle ore 12,30 si è tenuta una riunione in videoconferenza convocata dalla Giunta regionale del Veneto con i dirigenti regionali di tutte le associazioni venatorie riconosciute del Veneto.

In data 10 giugno u.s. a partire dalle ore 12,30 si è tenuta una riunione in videoconferenza convocata dalla Giunta regionale del Veneto con i dirigenti regionali di tutte le associazioni venatorie riconosciute del Veneto.

Nel corso della riunione la Giunta regionale ha presentato il parere espresso dall’ISPRA in data 11 maggio 2021 sulla proposta di calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2021/2022 presentato dalla Giunta regionale del Veneto.

Dal parere comunicato formalmente dall’ISPRA si evincono numerose nuove proposte di restrizione all’attività venatoria, sia in ordine alle specie cacciabili che ai periodi ed alle modalità con cui queste specie dovrebbero essere cacciate.

In particolar modo l’ISPRA propone che siano tolte dal calendario venatorio come specie cacciabili l’allodola, il combattente, la moretta, la tortora selvatica, il moriglione, la pavoncella, la pernice rossa.

ISPRA propone altresì che l’apertura generale della caccia venga posticipata al 2 ottobre.

Oltre a questo ISPRA è dell’avviso che la caccia alla beccaccia debba terminare il 31 dicembre e che la caccia alla maggior parte degli uccelli acquatici, alla cesena ed al tordo sassello debba terminare il 20 gennaio.

ISPRA è dell’avviso che la caccia alla starna ed al fagiano debba terminare il 30 novembre, mentre per la quaglia la caccia dovrebbe terminare il 31 ottobre.

Per molte specie, l’ISPRA è dell’avviso che debbano essere apportate restrizioni sia al carniere massimo giornaliero che a quello massimo stagionale.

ISPRA è dell’avviso che le due giornate integrative per la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria nei mesi di ottobre e novembre non debbano essere concesse dalla Regione.

ISPRA è dell’avviso che il periodo di allenamento ed addestramento cani, previsto dalla legge ad iniziare dalla terza domenica di agosto, sia consentito solo dai primi giorni di settembre e non oltre le ore 18.

Dopo l’illustrazione del parere ISPRA da parte dei dirigenti regionali, ha chiesto la parola l’on. Sergio Berlato in rappresentanza dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI.

L’on. Sergio Berlato ha invitato la Regione del Veneto a non adeguarsi al parere dell’ISPRA ma a discostarsi dallo stesso con adeguate motivazioni di natura tecnico scientifica, attenendosi a quanto previsto dalla legge statale n. 157/92 sia per le specie cacciabili che per i periodi in cui queste specie possono essere cacciate.

L’on. Sergio Berlato ha affermato che, se venisse recepito il parere ISPRA come formalmente comunicato alla Regione del Veneto, il calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2021/2022 verrebbe totalmente stravolto ed i cacciatori del Veneto verrebbero ingiustamente penalizzati, la qual cosa sarebbe ritenuta come assolutamente inaccettabile.

L’on. Berlato ha chiesto alla Regione del Veneto di esercitare tutte le pressioni possibili sul Governo nazionale affinché venga urgentemente approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il Piano nazionale di gestione per il moriglione e la pavoncella al fine di poter reinserire come cacciabili queste due specie nel calendario venatorio regionale già dalla stagione venatoria 2021/2022.

L’on. Sergio Berlato, in rappresentanza dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha ribadito la richiesta di veder tolta la specie merlo dalla preapertura ai primi di settembre per consentirne la normale cacciabilità dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre.

Hanno poi preso la parola i vari dirigenti regionali delle altre associazioni venatorie riconosciute del Veneto, nessuno dei quali ha condiviso la proposta di togliere il merlo dalla preapertura, tranne il solo rappresentante dell’Ente Produzione di Selvaggina.

I rappresentanti della Federcaccia hanno sostenuto, a differenza di quanto previsto dalle normative in vigore e richiesto dalla Commissione europea, che non dovesse essere il Governo nazionale a dotarsi di un Piano nazionale di gestione per il moriglione e la pavoncella ma che fosse una competenza della Regione del Veneto.

La Giunta regionale, dopo aver ascoltato i pareri dei dirigenti regionali delle associazioni venatorie riconosciute del Veneto, si è riservata di effettuare alcune ulteriori verifiche prima di emanare ufficialmente il calendario venatorio per la stagione venatoria 2021/2022.

 

Ufficio stampa

Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI



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