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Le nostre Associazioni sono ferocemente contrarie all’imposizione del tesserino venatorio regionale elettronico

07.08.2025

In data odierna la Giunta regionale del Veneto ha presentato il tesserino venatorio regionale digitale che, prima su base volontaria e poi in modo obbligatorio, si vorrebbe imporre ai cacciatori del Veneto attraverso un’applicazione scaricabile sul cellulare personale con la quale apportare le prescritte annotazioni obbligatorie a carico di ogni cacciatore.

In data odierna la Giunta regionale del Veneto ha presentato il tesserino venatorio regionale digitale che, prima su base volontaria e poi in modo obbligatorio, si vorrebbe imporre ai cacciatori del Veneto attraverso un’applicazione scaricabile sul cellulare personale con la quale apportare le prescritte annotazioni obbligatorie a carico di ogni cacciatore.
Intervenendo a nome dell’Associazione Cacciatori Veneti, della Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane, dell’Associazione per la Cultura Rurale e della Fondazione per la Cultura Rurale, l’on. Sergio Berlato affiancato da Giulia Sottoriva Presidente nazionale di CONF.A.V.I. ha manifestato in modo inequivocabile la netta e feroce contrarietà all’ipotesi prospettata dalla Giunta regionale.
Sorprende l’atteggiamento dei dirigenti delle altre associazioni i quali, tranne qualche lodevole eccezione, hanno palesato un atteggiamento tiepido se non addirittura palesemente accondiscendente nei confronti di questa inaccettabile proposta della Giunta regionale.
I principali argomenti utilizzati dall’on. Sergio Berlato per opporsi decisamente alla proposta di tesserino venatorio regionale digitale sono stati questi:
1) non tutti i cacciatori sono dotati di cellulare;
2) non tutti i cacciatori che sono dotati di cellulare hanno la possibilità di scaricarsi l’applicazione digitale;
3) non tutti i cacciatori sanno utilizzare le applicazioni digitali;
4) non tutto il territorio regionale è provvisto di copertura internet;
5) la batteria del cellulare si può scaricare;
6) partendo dal presupposto che l’età media dei cacciatori in Veneto è superiore ai sessant’anni diventa difficile la compilazione del tesserino, compresa l’annotazione dei capi abbattuti, l’annotazione delle giornate di caccia prescelte, l’individuazione degli A.T.C. o C.A. prescelti, ecc…
L’on. Sergio Berlato a nome delle Associazioni che rappresenta ha invitato la Giunta regionale a desistere dall’attuazione di questo progetto che comporterebbe l’abbandono dell’attività venatoria soprattutto da parte dei cacciatori più anziani, ai quali dev’essere garantito rispetto e non l’imposizione di balzelli burocratici inaccettabili.
Mestre, lí 7 agosto 2025


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